Covid19: Diamo un Diario ai bambini per aiutarli a capire il tempo che passa. 

Per quelli di noi (la maggior parte) che non escono di casa neanche per lavoro, le giornate scorrono quasi uguali le une alle altre, probabilmente ci dimentichiamo che giorno è, a che numero del mese siamo arrivati… è come se vivessimo un tempo sospeso, come se la nostra vita fosse in modalità “pausa”, e fossimo in attesa di poter ricominciare e premere “play”.  

Come noi e di più, i bambini possono percepire lo stesso spaesamento, come se stessero vivendo un tempo dilatato, impalpabile, difficile da cogliere, nel quale non si fanno esperienze, nel quale non si “vive” realmente.  

Eppure quello che stiamo vivendo non è un tempo vuoto, ma un tempo nel quale produciamo comunque pensieri, proviamo emozioni, sperimentiamo attività, facciamo. Stiamo vivendo delle esperienze, che possono essere intense e piene.  

Anche se non ci muoviamo non siamo immobili.  

Aiutiamo i bambini a comprendere che non si tratta di un tempo vuoto,  inutile.  

Tenere un diario può aiutare a percepire la pienezza del tempo che scorre. Nel diario il bambino può esprimersi come vuole e come è capace, scrivendo, con dei disegni (o con ritagli, o foto,..), può descrivere i suoi pensieri, le sue emozioni, o semplicemente annotare quello che fa.. Tenere un diario può essere un’attività personale o condivisa all’interno della famiglia, declinata a seconda delle caratteristiche e dell’età del bambino.  

Servirà a comprendere meglio la ricchezza delle attività che svolgiamo tutti i giorni senza accorgercene, o la grandezza di una piccola cosa che abbiamo fatto, o la soddisfazione per il compimento di un’attività che diamo sempre per scontata.

 

Margherita Brunetto, Psicologa dell’età evolutiva, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione, esperta in Psicopatologia dell’apprendimento, nella valutazione  e presa in carico dei disturbi dell’attenzione con iperattività/impulsività (ADHD) e delle problematiche di comportamento in età evolutiva