Durante la prima edizione del Festival del luogo comune che la nostra cooperativa ha organizzato negli spazi dell’osteria La Coopera 1945 di Arbizzano abbiamo avuto il piacere di incontrare Anita Redzepi, responsabile dell’Ufficio stampa di Settenove, casa editrice marchigiana specializzata in testi per tutte le fasce d’età per la prevenzione della violenza di genere, con l’obiettivo di proporre nuovi linguaggi narrativi, senza stereotipi.

In quella caldissima domenica pomeriggio Anita ci ha raccontato la storia di Settenove e l’obiettivo di questo progetto editoriale, unico in Italia: “far luce sulle discriminazioni, promuovere l’educazione paritaria e incoraggiare la visibilità di modelli positivi di collaborazione e rispetto. Coinvolgendo uomini e donne.”

I volumi pubblicati da Settenove affrontano il tema della violenza di genere da punti di vista differenti e attraverso tutti i generi letterari, con un’attenzione particolare alla narrativa per l’infanzia e l’adolescenza, italiana e internazionale. I volumi pubblicati non hanno mai un senso strettamente educativo, non “insegnano qualcosa” ma, attraverso la narrazione di modelli non stereotipati, propongono uno sguardo sulla realtà fatto di differenze, dettagli, diversità capaci di stare insieme senza alcuno sforzo.

Ecco allora che in “Ettore. L’uomo straordinariamente forte“, il forzuto artista del circo Ettore ha la passione dell’uncinetto (passione che salverà il circo nel momento in cui un temporale spazza via il tendone) oppure che le bambine e i bambini protagonisti di “Non siamo angeli” smontano in poche pagine lo stereotipo del “bimbo angioletto”, con una carrellata di birbonate per niente angeliche ma che ci restituiscono un’immagine genuina di bimbi unici, diversi e appassionati.

O ancora in “La nudità che male fa?“, vengono celebrati corpi di ogni colore, forma e dimensione con bellissime illustrazioni ad acquerello e inchiostro a dimostrare che “tutti i corpi sono straordinari, che ciascuno di noi è unico e, per fortuna, inimitabile.”

 

Tutti i volumi presentati:

Segnaliamo inoltre:

  • Leggere senza stereotipi: un volume che analizza gli albi illustrati pubblicati in Italia e all’estero dal punto di vista della presenza o assenza degli stereotipi di genere relativi alla prima infanzia e propone attività pratiche – a partire dall’utilizzo dei libri – dirette al superamento degli stereotipi (per educatori/trici e insegnanti);
  • OPEN – Leggere il mondo in modo aperto, senza stereotipi di genere e di ruolo: un progetto bibliografico curato tra gli altri soggetti dall’associazione Scosse di analisi e lettura critica dell letteratura illustrata per l’infanzia e l’adolescenza con uno sguardo curioso alimentato da una prospettiva intersezionale
  • Lo storico testo “Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Belotti

 


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