asilo nido Pescantina

ASILO NIDO COMUNALE I MULINI DELL’ADIGE

L’AMBIENTAMENTO GUIDATO DAI GENITORI, IL MODELLO “SVEDESE”

Da settembre 2020 abbiamo voluto sperimentare l’ambientamento in tre giorni, una modalità di inserimento di bambini e bambine all’asilo nido nata nei paesi nord europei e ancora poco conosciuta in Italia, affiancandola all’inserimento tradizionale, in modo che la famiglia potesse scegliere liberamente il metodo migliore per il proprio bimbo/a e per la propria organizzazione familiare.
Il “modello svedese” o ambientamento guidato dai genitori prevede che il bambino/a e il genitore trascorrano al nido l’intera giornata, esplorando il nuovo ambiente e familiarizzando con educatori/educatrici, con il resto del gruppo e con le routine assieme, per tre giorni consecutivi. Al quarto giorno il genitore accompagna il proprio bimbo/a al nido e lo lascia per l’intera giornata.
Durante i tre giorni di ambientamento dunque, è il genitore a sperimentare le routine assieme al proprio bimbo, dal pasto, al cambio, alle attività, alla nanna pomeridiana. L’educatrice che affianca il genitore ha così la possibilità di osservare le abitudini del piccolo, entrando gradualmente in contatto con la diade.
Da un lato la nostra equipe ha constatato che dopo tre giorni i nuovi bambini avevano familiarità con gli spazi del nido e con le routine che scandiscono la giornata, dall’altra il genitore ha potuto vivere in maniera intensa l’ambiente scelto per il proprio figlio, conoscendone bene le modalità e lo stile educativo.
Infine, troviamo che sia una modalità che concilia il rispetto dei tempi del bambino con il tempo di lavoro della famiglia.

Abbiamo raccolto alcune testimonianze dai genitori che hanno deciso di provare questo nuovo ambientamento.
Chi meglio di loro può raccontare com’è andata?

LE TESTIMONIANZE DEI GENITORI

Marta e Davide

La mia esperienza con “l’ambientamento in 3 giorni” è positiva.
Ancora prima di sperimentare questo momento ho trovato questa soluzione più semplice e chiara rispetto “all’ambientamento tradizionale”.
È stato molto interessante poter vivere tutta la giornata dell’asilo con Davide e poter vedere come si svolgono i vari momenti (i giochi, il cambio, il pranzo…), mi ha dato serenità.
Secondo me è stato importante per Davide vivere tutti quei primi momenti insieme a me e non solo una parte.
Davide ha impiegato più di tre giorni per ambientarsi e prendere confidenza con l’ambiente, le educatrici e i bambini, ma trovo giusto che questo passaggio sia avvenuto prima insieme a me (per un breve periodo ma vivendo tutta la routine insieme) e poi da solo. Penso che la mamma non debba essere parte integrante della sua giornata all’asilo, e il continuo “andirivieni” del modello tradizionale avrebbe creato in lui più confusione.
Trovo anche che le educatrici (nel nostro caso Arianna) abbiano gestito molto bene questa nuova esperienza, sia a livello umano che a livello pratico.

Federica e Leonardo

Sono la mamma di Leonardo.
Per me questa è stata la prima esperienza e avevo sempre sentito parlare del “classico” inserimento, ma sono rimasta molto colpita da questa nuova tipologia concentrata in tre giorni.
La nostra esperienza personale è stata più che positiva, il poter stare l’intera giornata insieme al mio bambino è stato bellissimo, mi ha permesso di conoscere bene l’ambiente, l’educatrice e le attività che fanno. Inoltre il condividere il pasto insieme e il momento del riposino è stato fantastico e rassicurante sia per me che per Leonardo. Tutto questo ha permesso a Leonardo di inserirsi in un nuovo ambiente con me al suo fianco, accompagnandolo mano nella mano in questa nuova realtà. Da subito si è inserito con serenità e l’ho lasciato il quarto giorno con tanta tranquillità.
Ne approfitto per ringraziarvi per lo straordinario lavoro che fate con i bimbi!

Stefano e Alice

Ho condiviso l’inserimento di mia figlia trascorrendo con lei in asilo tre giornate intere. Sicuramente è stata una di quelle esperienze come papà di cui mi ricorderò a lungo.

È stato per me positivo, e direi bello, aver avuto modo di condividere con mia figlia tutti i momenti della giornata, perché entrambi abbiamo potuto e dovuto ambientarci insieme alle persone, al contesto e ai ritmi. E per un genitore assistere a tutti i momenti della giornata, anche attivamente, sapendo di poterci essere per il proprio figlio, qualora cercasse il conforto familiare, è molto rassicurante.

Allo stesso modo sono convinto che sia stato un inserimento positivo anche per mia figlia, perché si è sentita sempre protetta nella fase di ingresso in un mondo nuovo, dopo tanti mesi di isolamento per via del lockdown, avendo me al suo fianco, senza mai dover affrontare il distacco, come invece sarebbe avvenuto con un inserimento classico.
Sin dal primo giorno, infatti, notavo che mia figlia era serena e a suo agio più di quanto sperassi, e di conseguenza lo ero pure io.

Dover passare tre interi giorni in asilo con il proprio figlio o figlia, costringe un genitore ad assentarsi totalmente, o quasi, dal lavoro o da altri impegni quotidiani durante quei giorni.
La conseguenza positiva di questo però è che si ha la mente libera da altri pensieri e ciò consente di essere molto presenti e partecipi alle attività dei bambini e di godere quindi dei loro ritmi più naturali e lenti, rispetto a quelli più frenetici a cui si è abituati.
Sicuramente, se possibile, sceglierò questa stessa modalità di inserimento anche per il prossimo figlio.

Marina, Matilde e Marisol

Sono la mamma di due gemelle di quasi 2 anni che frequentano l’asilo nido comunale “I Mulini dell’Adige” a Pescantina da settembre 2020.
L’intenzione era quella di cominciare la frequenza a marzo dello stesso anno ma purtroppo il lockdown per il covid ha bloccato tutto.
Quando c’è stata la riunione presso l’asilo nido tra i genitori dei neo iscritti e la coordinatrice per illustrare quello che sarebbe stato il percorso dei bimbi ci è stato proposto oltre all’ambientamento classico un ambientamento sperimentale che si può definire verticale, con la possibilità di scelta tra uno o l’altro.
Ho deciso, anche se ero titubante, che avrei sperimentato con le mie figlie questa nuova formula di ambientamento che consisteva in tre giorni in cui avrei accompagnato le bambine all’asilo e mi sarei fermata vivendo ogni istante della loro giornata, dal momento gioco al cambio pannolino, dal pranzo al delicato momento dell’addormentamento pomeridiano, al risveglio con la merenda.

La mia preoccupazione più grande era la non accettazione delle bambine di questa nuova realtà. Sono cresciute stando con me e il papà 24 ore su 24 e non sono mai state sole con altre persone e, complici le misure anticovid, avevano visto fino a quel momento poche persone, per cui erano quasi spaventate dagli adulti al punto di bloccarsi in loro presenza.
Nonostante questo il primo giorno ci siamo recate all’asilo con un misto di paura ed entusiasmo per cominciare questa nuova avventura, una nuova esperienza per loro ma anche per me.
Inaspettatamente le bambine si sono subito inserite e hanno cominciato a muoversi nello spazio, all’inizio un po’ spaesate, ma più le osservavo più acquistavo la consapevolezza che la mia presenza era per loro una sicurezza. Ho vissuto con loro il momento del gioco della mattina, ho cambiato il pannolino durante la giornata, ho lavato le loro manine prima di pranzare e mi sono seduta al tavolo dei bambini mangiando con loro, ho condiviso il momento pre nanna facendole addormentare e dando loro la sicurezza di esserci al loro risveglio.

I tre giorni passati all’asilo per me sono stati pesanti ma bellissimi perché ho potuto vivere a pieno quella che sarebbe stata la loro nuova realtà. Non nascondo che alla fine del terzo giorno la mia preoccupazione più grande era lasciare le bambine da sole dopo così poco tempo, proprio in considerazione del fatto che non erano mai state senza di me. Invece con mia grandissima sorpresa loro sono state benissimo.
Ovviamente il distacco è stato un po’ “ piagnucoloso” ma molto meno traumatico rispetto a quello che mi aspettavo, sia per loro che per me, e il sapere in ogni momento della giornata cosa stanno vivendo mi fa stare serena: so esattamente cosa succede durante la loro giornata perché l’ho vissuta con loro.
Sicuramente questo tipo di ambientamento è stato ottimale anche per loro perché l’aver vissuto questa nuova situazione nella sua integrità con me presente le ha aiutate a rendere l’educatrice, gli altri bambini e l’ambiente stesso molto “familiari” e a soffrire meno il distacco che l’ambientamento classico fatto di “andirivieni” secondo me comporta.
Oltretutto ho la sensazione che il loro rientro all’asilo dopo il fine settimana passato a casa oppure dopo alcuni periodi passati a casa per malessere sia più facile e meno impegnativo di quanto mi potessi aspettare, anche se non posso affermare che sia proprio merito di questo nuovo tipo di inserimento o che dipenda dal carattere delle bambine.

La mia gioia più grande è vederle andare all’asilo volentieri e tergiversare quando si va a prenderle perché vorrebbero restare ancora li a giocare, sentire come ripetono i nomi delle educatrici e dei loro amichetti di giochi, vedere i loro progressi giornalieri sul modo di mangiare, sul modo di parlare, sul modo di muoversi e scoprire quanto entusiasmo hanno verso le attività che vengono proposte tanto da richiedere anche a casa di fare le stesse cose.

Oggi dopo 5 mesi posso affermare con assoluta certezza che ho fatto la scelta giusta e senza dubbio la consiglierei a chiunque mi chiedesse un consiglio. Se penso alle mie paure iniziali, ai miei dubbi e ai sensi di colpa che mi hanno pervaso per la scelta di questo ambientamento apparentemente veloce mi viene quasi da sorridere, ancora una volta le mie bambine mi hanno sorpreso e a discapito di quanto pensavo hanno accettato questa nuova fase della loro vita con l’allegria e la spensieratezza che solo i bambini hanno.

Daniela, Emily e Lorenzo

Sono Daniela, mamma di due bambini. Ho avuto modo in questi due anni di approcciarmi a due diverse modalità di inserimento all’asilo nido.

Emily ha fatto inserimento nel 2019 all’età di 2 anni utilizzando un inserimento classico più lungo e graduale. Per la mia esperienza questa modalità è stata più impegnativa per la bambina, un costante andare e tornare per brevi momenti, aumentando la sensazione di distacco. Mi sembrava quasi che il suo pensiero fosse di controllarmi perché sapeva sarei rimasta lì poco. E, in termini organizzativi, è stato impegnativo anche per noi genitori..

Lorenzo invece ha fatto inserimento nel 2020, anche lui all’età di 2 anni, utilizzando una modalità di inserimento “verticale”, proposta da settembre 2020 al nido e organizzata in tre ore al giorno per tre giorni. Ci siamo trovati molto bene. Ho avuto la possibilità di vivere a pieno le sue giornate al nido e anche il bambino si è ambientato in modo sereno, potendo esplorare e prendendo confidenza senza la paura che io andassi via. Ha affrontato la quarta giornata da solo con serenità sua e della mamma.

ORARI E CONTATTI

Fasce orarie di frequenza
solo mattina dalle 7.30 alle 13, pranzo compreso
tempo pieno dalle 7.30 alle 16.00
tempo prolungato dalle 7.30 alle 17.30

Possibilità di tempo prolungato occasionale da concordare con la coordinatrice del nido.

Le tariffe variano in base al tipo di frequenza.
Sono previsti sconti per fratelli/sorelle compresenti, assenze prolungate per malattia e inserimenti nella seconda metà del mese.

Per maggiori informazioni sul progetto educativo, le attività, le tariffe o per organizzare una visita negli spazi del nido è possibile contattare direttamente la struttura.

Asilo nido comunale I mulini dell’Adige
via Belvedere 30, Arcè di Pescantina (Vr)

TEL
045 894 2066 MAIL nido.pescantina@azalea.coop